Grazie all’impegno costante di Jean Pierre Barral, nel campo della ricerca, abbiamo assistito negli anni ad una vera e propria evoluzione della manipolazione viscerale, che ha visto allargare le proprie aree di intervento al sistema nervoso e vascolare. Accanto alle tecniche sviluppate all’inizio dell’osteopatia viscerale, che si basavano sul ripristino della mobilità e motilità degli organi, sono state introdotte:
- Tecniche sugli sfinteri funzionali. Gli organi di escrezione, infatti, hanno bisogno di un sistema di tubi e di sfinteri ben funzionanti. Se facciamo l’esempio del fegato, è indispensabile che le vie biliari intra ed extra epatiche siano libere da ogni costrizione. Il canale cistico, quelli epatici, il dotto coledoco e lo sfintere di Oddi devono essere in grado di funzionare perfettamente.
- Tecniche sulla viscoelasticità. In seguito a problemi traumatici, digestivi, chirurgici, oppure a intossicazioni farmacologiche, alimentari, alcoliche, gli organi pieni possono fibrotizzarsi. Le tecniche summenzionate permettono loro di ritrovare in gran parte questa proprietà viscoelastica, poiché agiscono efficacemente sul buon funzionamento dell’energia dell’organo.
- Manipolazioni vascolari viscerali. Anche se focalizzate sulle arterie, esse agiscono su tutto il sistema circolatorio. Ricordiamo che gli ormoni si servono della circolazione per stimolare l’organo bersaglio. Inoltre, permettono di accedere all’equilibrio del sistema neurovegetativo (i numerosi plessi nervosi infatti accompagnano l’albero arterioso), e di riequilibrare il campo elettromagnetico.
- Manipolazioni Neurali. Permettono di esaminare le relazioni meccaniche tra il cranio, le meningi cerebrospinali e gli elementi neurali. Forniscono approcci per la valutazione e il trattamento di tensioni e restrizioni delle componenti durali e neurali, che non si focalizzano soltanto sui sintomi muscolo-scheletrici. La Manipolazione Neurale identifica e rilascia le restrizioni che interessano i nervi a livello locale, e, allo stesso tempo, esamina gli effetti di tali fissazioni sul resto del corpo. In questo modo, porta alla risoluzione degli schemi disfunzionali più globali.